- Автор: Abraham B. Yehoshua
- Дата на излизане: 2021
- Страници: 168
- Твърда корица
- Издател: Einaudi
Quando a Rachele Luzzatto viene proposto di interpretare Maria nella recita di Natale, il padre si oppone: la sua unica figlia, che oltretutto si sta preparando per il Bat Mitzvah, non può certo vestire i panni della «madre di Dio»
. È l'inizio del «romanzo italiano»
di Abraham B. Yehoshua, che ha scelto di ambientare nel nostro paese una delle sue storie piú imprevedibili e profonde. Nella Figlia unica il brio della gioventú incontra la saggezza della maturità: le domande spiazzanti di una ragazzina divisa tra due mondi diventano gli universali interrogativi dell'essere umano di fronte al mistero.«Yehoshua sa scandagliare l'animo umano attraverso personaggi che dalle pagine occhieggiano a tutti noi come a dirci "Ehi, attento che riguarda anche te"»
– doppiozero«Ne abbiamo bisogno tutti, di fratelli e sorelle e di scrittori che ci parlino come se fossero nostri fratelli (e sorelle) maggiori. Come lo è Abraham B. Yehoshua.»
– Wlodek Goldkorn, Robinson - la Repubblica«La figlia unica è, per noi lettrici e lettori italiani, un atto d'amore gentile, pieno di generosità.»
– TuttolibriSiamo in una città del Nord Italia, durante le feste di fine anno a cavallo del millennio. Rachele Luzzatto è la figlia unica di una facoltosa famiglia ebraica. Curiosa e irrequieta, spiazzante osservatrice capace con i suoi commenti di ribaltare i luoghi comuni degli adulti, Rachele è però piuttosto confusa riguardo alla propria identità. Da un lato, per prepararsi alla cerimonia del suo Bat Mitzvah, deve impegnarsi nello studio della lingua ebraica, delle preghiere e dei precetti. Dall’altro, i suoi insegnanti la reputano adatta a interpretare il ruolo della Vergine Maria nella recita di Natale. A Rachele piacerebbe partecipare con i suoi compagni di scuola alla rappresentazione, peccato che il padre la pensi diversamente. Convinto della sua fede e dei suoi principî, il padre di Rachele non può accettare che la ragazzina impersoni proprio «la madre di Dio»
. Ma le ferme idee del padre non sono le uniche ad affollare (e disorientare) i pensieri di Rachele negli anni cruciali per la sua formazione. Ci sono i racconti, avventurosi e terribili insieme, del nonno paterno, spacciatosi per prete in un paesino di mare, per sopravvivere alle persecuzioni durante la seconda guerra mondiale; le convinzioni della nonna materna, atea dichiarata, o la fervente fede di suo marito, cattolico devoto. Quando poi, in quegli stessi giorni di festa e confusione, viene diagnosticata al padre una grave malattia, le inquietudini e le domande di Rachele diventano gli universali interrogativi di ogni essere umano di fronte al mistero. Con La figlia unica Yehoshua ci conduce con brio e freschezza a una protagonista e a un luogo insoliti per la sua produzione letteraria. È la prima volta che il grande scrittore israeliano ambienta una storia in Italia, un paese con cui ha una relazione speciale, e di cui si sente quasi «cittadino onorario»
. E come sempre, le sue parole sono le chiavi giuste per spalancare le gabbie dell’identità e dell’appartenenza.